mercoledì 15 giugno 2011

Kiss & Never Cry Volume 3

Riassunto: Per un infortunio del suo partner, la coppia di Masumi è costretta a rinunciare alle prove di Gran Prix, e grazie ai punteggi ottenuti alla gara regionale, Hikaru e Michiru vengono incaricati di sostituirli; la creazione della “sagra della primavera” viene così interrotta per concentrarsi sulla prima di queste due gare, lo Skate Canada. Per prepararsi al meglio, i due decidono di fare uno stage in America, al quale si aggiunge anche Dominique, il figlio della coach Dandova, esperto di psicologia. Michiru prende l’abitudine di confidarsi con lui, e così, quando capisce quello che le deve essere successo, le presenta la sua ragazza Fumie, anche lei violentata quando era adolescente, in maniera che possa aiutare Michiru a superare la brutta vicenda che ha attraversato. Lo Skate Canada, anche a causa dell’influenza che prendono prima Hikaru e poi Michiru, non va come previsto e la coppia ottiene l’ottavo piazzamento: purtroppo i punteggi delle coppie esordienti sono sempre bassi. Per questo Michiru decide che devono proporre qualcosa che impressioni i giudici, cioè la saga della primavera.

Commento di Akemichan: Simpaticissimo il personaggio di Dominique inserito in questo volume, il che aumenta il gruppo dei personaggi geniali inseriti in questo manga, e rende le situazioni con Hikari ancora più esilaranti! Mi è piaciuta molto anche tutta la questione della gara, in effetti è molto difficile che una coppia giovane o esordiente ottenga dei gran livelli, e questo è un peccato perché si dovrebbe valutare la qualità (ma non sempre capita purtroppo). Quello che invece non mi è piaciuto è che si sia parlato delle coppie occidentali come “supponenti”: è vero che la danza è da sempre campo europeo o americano, ma non credo proprio che gli atleti di queste regioni (o almeno non tutti) trattino dall’alto in basso quelli di altre nazioni. Mi è capitato di vedere molte gare e notare invece la grande sportività sempre presente (salvo alcune eccezioni ovviamente). Un’altra cosa che non mi è piaciuta è la questione del “triplo axel”: tutte le volte che se ne parla, sembra che senza quello sia impossibile vincere una gara di individuale, quando invece attualmente c’è solo una pattinatrice in grado di eseguirlo e spesso viene sconfitta da altre il cui punteggio sale per ben altri elementi. Insomma, mi dispiace che un manga così realistico debba essere “sporcato” da queste piccolezze: se vuole essere così preciso com’è stato finora, dovrebbe esserlo sempre.

Akemichan

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