giovedì 30 giugno 2011

Bakuman volume 3.

Riassunto: Takagi e Mashiro, nonostante gli avvertimenti contrari di Hattori, decidono di darsi al genere mainstream, che però non è proprio il loro genere, tanto che la loro one-shot non viene accettata per il premio Treasure, proprio perché tutti gli editori pensano che i due possano tirare fuori qualcosa di molto più interessante. Frattanto, Azuki riesce ad ottenere il primo piccolo ingaggio come doppiatrice. Giacché Takagi è piuttosto bloccato con la storia, mentre la sua relazione con Kaya va a gonfie vele, Mashiro accetta di lavorare come assistente per Eiji, che avevano incontrato alla redazione di Jump e con cui aveva stabilito una relazione di amicizia-rivalità, da cui spera di poter prendere dei suggerimenti per aiutare Takagi. Lì conosce Nakai, un disegnatore bravissimo, e Shinta Fukuda, altro autore prossimo a vedersi pubblicata una serie, ed insieme finiscono per aiutare Eiji a migliorare la sua serie. Mashiro, però, da lui prende l’ispirazione di creare un personaggio basandosi su quelli inventati da bambini, e tira fuori quello di un detective imbroglione, ma vedendo che Takagi si sta impegnando per un Battle Manga, decide di non dirgli nulla, non sapendo invece che anche Takagi sta progettando un giallo!

Commento di Akemichan: Il mio volume preferito finora! Sarà che il personaggio di Eiji, ora che ce l’hanno presentato per bene, mi piace molto ed è presente per la maggior parte del volume. Resto sempre dell’opinione che sia un personaggio troppo strambo (ora finirò per immaginarmi che tutti gli autori geniali su Jump se ne vadano in giro con pennini infilati un po’ ovunque… e non siate maliziosi! XD), però mi fa piacere che non sia il classico “nemico” antipatico, ma anzi mostri il “volto” umano di quelli che dovrebbero essere gli autori di Jump, certo gente che fa del suo meglio per salire in classifica (dato che è il loro lavoro) ma che ha comunque un grande rispetto per i colleghi e, anzi, finisce per apprezzare le loro opere, giacché devono comunque amare i manga. E comunque fa morire dal ridere con i suoi atteggiamenti! XD Tra l’altro però dubito che un vero autore di manga riesca a tirare fuori due name in mezz’ora senza avere una minima idea in testa… Anche gli altri due autori sono ben caratterizzati, mi piacciono. Scena topica “metamanga” è quando Eiji disegna il volto di Mashiro su un foglio assieme a quelli di altri personaggi presenti su Jump (Goku, Naruto, Ichigo e Rufy) dicendo che i suoi occhi “sono quelli come un eroe di shonen manga”… peccato che Mashiro sia l’eroe di un manga shonen, tra l’altro pubblicato proprio assieme agli altri disegnati! E’ assolutamente geniale come scena. La storia d’amore fra Takagi e Kaya sembra avere un senso ora, ci siamo un po’ ripresi rispetto all’inizio. Bella anche tutta la storia riferita a come funziona di base un manga “mainstream”, e quando ci si riflette, si capisce che è vero, di base sono veramente tutti uguali. Al che mi chiedo, com’è se i giapponesi su questo punto sono così smaliziati, gli shonen manga sono comunque quelli che vanno per la maggiore? Evidentemente il detto “non importa cosa disegni, è il come lo fai che conta” è ancora attualissimo.


Commento di Stormchaser: Eiji è un mito! XD Vederlo in quegli atteggiamenti e nei suoi comportamenti classici, anche quando disegna è stupendo...e fa troppo ridere XD Mi piace come rivale per gli Ashirogi Muto, sembra davvero davvero il classico super-personaggio da sorpassare per arrivare alla vetta, ma il tutto è reso molto bene, in riferimento a quello che Bakuman vuole mostrarci :) E soprattutto, il fatto che se la tiri un attimo, ma comunque rimanga ben saldo con i piedi per terra è un fattore positivo aggiunto per me, dato che non mi sono mai piaciuti i personaggi che sanno fare e guardano gli altri dall'alto in basso. La storia d'amore tra Kaya e Takagi rimane un ottimo diversivo da quella che è la enorme frenesia che a quanto pare (in tre volumi si inizia a capire) detta legge assoluta nel mondo dei mangaka! 

Akemichan

Nessun commento:

Posta un commento