Le gag presenti all’interno non risultano mai fastidiose o ripetitive, e danno un buono ed interessante stacco alla storia principale, che si arriva a capire dopo due/tre volumetti: il comandante nemico Starkeiser insieme ad una delle Lost Ship, la Darkstar, intende mettere a ferro e fuoco l’intera galassia; e all’insaputa sia del lettore che dello stesso Kain fino ad un punto anche avanzato della storia, la sua astronave -donatagli dalla sua amata nonna- Sword Breaker è l’unica a potersi opporre a questo piano malvagio. Iniziamo dunque a seguire le vicende dei due protagonisti, a partire dal loro burrascoso incontro in un locale, e al loro ‘teaming up’ che li porterà a salvare la bambina Anis, elemeno chiave in tutta la storia del manga. In questo pian piano gli autori inseriranno sempre più elementi che rimandano a Nightmare, l’organizzazione con a capo Starkeiser, che si fanno via via sempre più predominanti fino ad arrivare ovviamente al culmine nell’ultimo tankobon (gli ultimi due volumetti in Italia). Qui si scoprono davvero tanti intrecci a destra e manca tra i protagonisti che leggendo ci siamo abituati a conoscere, fino ad arrivare alla rivelazione finale che con il senno di poi (e spiego tra un attimo perché) poteva essere prevista, ma che invece riesce a sorprendere comunque. Il finale del manga stesso poteva essere un attimo più lungo, forse per dare maggiore spazio all’evento e ai sentimenti dei protagonisti, però anche nel modo in cui è fatto non risulta per nulla sgradevole.
Certo chi avrà letto il manga avrà sicuramente trovato moltissimi riferimenti a quel kolossal spaziale fantascientifico che è “Star Wars”. E’ per questo che poco fa dicevo appunto che il finale tra i due protagonisti poteva essere previsto, ma escludendo questo già dalla stessa Darkstar, o dalle Psy-Blades o dal disegno della copertina del quinto volumetto italiano, troviamo davvero tanti tributi a quella serie di film. Non so se siano stati intenzionali o meno da parte degli autori, ma comunque non danno per nulla fastidio alla lettura anzi, trovano sicuramente il loro spazio. In conclusione do un bel 7 su 10, perché non è certo un capolavoro, ma è sicuramente una storia che ho gradito personalmente moltissimo, e non manco di consigliarla a tutti.
Stormchaser
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